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Allietati da una tragica fortuna

Lucera.Il 12 e il 13 febbraio, presso il Teatro dell’Opera di Lucera, la compagnia teatrale “Alter Ego” ha portato in scena la sua ultima commedia:“A fertune se devérte”, una commedia che gioca sui toni della superstizione, sulla speranza dei poveri di sbarcare il lunario con il “bancolotto”. Gli Alter Ego, guidati magistralmente da Lello Di Gioia, con questa commedia hanno fatto davvero un salto di qualità. Ormai la compagnia, arricchita anche da giovani e promettenti attori, da vent’anni sul palco, ha accumulato grande esperienza. Nonostante il cattivo tempo e la neve dei giorni scorsi, il pubblico ha risposto positivamente la rappresentazione scenica, riempiendo l’intero teatro.

Il protagonista, Pasquale De Felice (Marino Scioscia) sogna il poeta Dante Alighieri (Arcangelo Tanese) il quale gli regalerà quattro numeri. Pasquale, subito li gioca al “bancolotto” ottenendo una cospicua vincita ma quei numeri oltre ad essere una quartina fortunata, sono anche la data della sua morte. Così, la famiglia De Felice insieme ai due figli Gina (Lucia Di Canio) e Arturo (Antonio Gennarino) e la sua fidanzata (Vanessa Salinno) si arricchisce in pochissimo tempo ma nessun membro della famiglia si preoccupa della fine del povero Pasquale che è ormai vicina. Le occasioni di risata sono innumerevoli perché si è giocato soprattutto sul tema della morte e dell’ignoranza vestita di ricchezza. Una famiglia dalle origini molto povere si trova d’un tratto arricchita, così la signora De Felice (Elena Mastroluca) cercherà di esprimersi come si addice ad una donna del suo rango: una battuta per tutte, un gruppo di rose diventerà il “rosario”.

Letteralmente esilarante la scena di donna Amalia (Gabriella Aufiero) che nel secondo atto è riuscita ad interpretare alla perfezione la signora che aiuta un po’ tutto il vicinato con piccoli favori che vanno oltre il semplice calore umano.

L’ultimo atto è quello tragicamente comico, dove il signor De Pasquale ha organizzato il suo sfarzoso funerale cercando di non lasciare neanche un centesimo alla sua irriconoscente famiglia. La scena finale si chiude con un Pasquale malato o convinto di essere malato accerchiato da tutti i membri della sua famiglia nei loro miglior abiti da funerale.

Dietro ogni rappresentazione teatrale c’è sempre un duro lavoro di squadra dietro le quinte: le scene di Gina Rubino con la collaborazione di Giuseppe Grasso; i costumi di Shangrillà; trucchi e pettinature di Antonella Di Iorio e Lella Salinno; i mobili di scena di Cimino arredamenti; i quadri di scena di Galleria Valeno; mixer audio e luci di Finizio Service.

Una commedia dove non solo la fortuna si è divertita a giocare con i protagonisti della vicenda ma anche il pubblico che ha assistito felicemente all’intera rappresentazione.

Meridiano16